ORARI
APERTURA:tutti
i giornidalle
ore 15.30 alle ore 19.00. Chiuso il lunedì
Ingresso:
Euro 2,00, gratuità minori di anni 16 e possessori di FIEMME GUEST
CARD
Sempre di
più gli artisti si orientano verso l’uso di materiali e poetiche
volti a un più armonico e reale rapporto umano con il mondo
naturale, in controtendenza con il malessere di un mondo oggetto di
devastazione e distopia: lo fanno ripercorrendo e rinnovando gli
archetipi da sempre validi per l’umanità, trasformando le
tecnologie e tecnocrazie facendone un cavallo di battaglia, oppure
usando soluzioni decontestualizzanti e ironiche, ma comunque operando
per un nuovo credo e una nuova coscienza globale, e sostituendo a
volte la filosofia e la spiritualità, laddove queste non arrivano in
un messaggio immediato e universalmente diffuso. La letteratura, la
filosofia, l’arte visiva, una parte della scienza, i movimenti
ecologisti concorrono a questo sforzo collettivo di salvataggio del
pianeta attraverso i loro specifici campi e linguaggi, in una
dimensione dove le due forze non sono più considerate come
contrapposte, ma necessitano al contrario di una urgente
integrazione e ricomposizione.
Il
programma espositivo/culturale del Museo d’Arte Contemporanea di
Cavalese prosegue quindi nella comune ricerca di integrare questo
binomio, proponendone una interessante e necessaria riflessione da
quel particolare punto di vista che è l’arte visiva
contemporanea.
La mostra –
evento ANIMA
MUNDIvuole rappresentare alcune
di queste nuove tendenze di rinnovamento, attraverso l’opera di una
serie di artisti di provenienza regionale, nazionale e
internazionale: sono David Aron
Angeli della Val di Sole, Stanislaw Brach di Varsavia, Leonardo Nava
di Milano, Marco Nones di Cavalese, Gregor Prugger di Ortisei,
Federico Seppi di Passo Mendola.
Oltre
all’esposizione nelle ampie sale del museo, una serie di opere sono
collocate in esterno, lungo la passeggiata Don Bruno Bonelli, il
percorso che si snoda lungo il Rio Gambis al centro di Cavalese: un albero
rivestito di tessuto multicolore dell’olandese Karin
Van Der Molen, i “disabitanti”
animali di Patrizia
Giambi, artista di Forlì, il
Portale del trentino Giuliano
Orsingher, le gocce di rame di
Federico Seppi.